Francesco Carlà

Pubblicazioni per Investitori Intelligenti dal 1999


Da più di trentacinque anni studio i mercati azionari di Wall Street, Italia e Globali . Nel 1999 ho fondato FinanzaWorld con questa idea: insegnare alle persone ad investire in autonomia, risparmiando tempo e denaro. Le nostre newslettere gratuite ed a pagamento sono diventate un punto di riferimento per gli investitori intelligenti. Se vuoi saperne di più scrivimi a: f.carla@finanzaworld.it oppure clicca qui.

Investitori Intelligenti

Dialoghi con mio figlio sull'investimento intelligente

"Investitori Intelligenti" è il nuovo Podcast di Finanzaworld. Fw è un sito di informazione, comunicazione ed educazione finanziaria. Fondata nel 1999 da Francesco Carlà, è considerata (Sole 24 Ore) "la bibbia degli investitori italiani".

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Ogni 7 giorni un'Idea dal sottoscritto; una brevissima sintesi di un libro che ho appena letto (o che penso sia indispensabile); in più il link ad un articolo che mi è piaciuto. E la citazione finale! Buona lettura, vs. Francesco Carlà

In questo Podcast settimanale 2 Consigli di Francesco Carlà; 2 sintesi di libri che ha appena letto (o che pensa indispensabili); in più il link ad un articolo che gli è piaciuto molto.

E la Citazione Finale.

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Il Test di Buffett per avere Successo
(puntata 196 del 26/11/2022)

Inutile che io presenti Warren Buffett: il più grande investitore di tutti i tempi, l'unico ad essere stato (per decenni) nella top 3 degli uomini più ricchi del mondo senza aver dovuto inventare nulla di straordinario.

E senza aver inventato nulla di nuovo nemmeno nel mondo dell'investimento.

Infatti i suoi principi e metodi sono un sapiente (e rigorosissimo nell'applicazione) mix dei metodi di altri grandi maestri: Graham, Fisher etc.

A mia volta, ho studiato con molta attenzione tutte le tracce che Buffett ha lasciato nelle sue lettere agli investitori di Berkshire (il suo veicolo finanziario) e in mille altre occasioni pubbliche e private.

Mi sono spinto fino a partecipare personalmente alla convention annuale che si tiene ad Omaha, Nebraska in primavera.

Questo per dire che non sono esattamente un osservatore superficiale dei principi e dei metodi di Buffett (e del suo socio anziano Charlie Munger).

Principi e metodi che spesso condividiamo qui a FinanzaWorld e che abbiamo mescolato con i nostri.

E, come sapete, dal 1999 funzionano piuttosto bene.

Di recente mi sono imbattuto in una cosa interessante, un test che Warren avrebbe fatto (ma lui nega) al suo pilota personale per 10 anni Mike Flint, un professionista che era stato al servizio di 4 presidenti degli Stati Uniti.

Flint non aveva resistito alla tentazione di chiedere all'Oracolo di Omaha il segreto del suo successo.

La risposta di Buffett è il semplice test che segue, in 3 veloci passaggi:

1 Scriviamo i 25 Obiettivi Top della nostra vita, cioè le 25 cose che ci vengono in mente quando pensiamo a dove vorremmo primeggiare;

2 Adesso dobbiamo fare un cerchietto sui 5 Obiettivi SuperTop (per usare una terminologia cara ai miei Premium di Fw), ovvero le 5 cose che ci stanno più a cuore di ogni altra, le 5 SuperPriorità;

3 A questo punto il pilota di Buffett (e voi Fwiani) si ritrova con due liste: una di 5 SuperObiettivi ed una di altri 20 Obiettivi che non hanno passato lo screening. Warren chiede a Flint come pensa di cominciare a lavorare sulle SuperPriorità e con quale approccio. La risposta sembra convincente: partire subito e con un piano completo per ottenere il successo sperato.

Ma Buffett non tarda a chiedere cosa ne sarà degli altri 20 Obiettivi che sono rimasti fuori?

Flint replica che non sono urgenti, ma che continuerà a pensarci e a lavorarci nel tempo che gli resterà.

La reazione di Warren è quasi violenta: NO! Gli altri 20 Obiettivi devono assolutamente essere dimenticati, altrimenti anche i 5 SuperObiettivi ne risentiranno negativamente.

Sintesi secondo Buffett:

1 Scrivete i vostri 25 Obiettivi

2 Evidenziate i vostri 5 SuperObiettivi

3 Evitate di lavorare su qualsiasi Obiettivo che NON siano i 5 SuperObiettivi

Sintesi (modestissima) secondo il sottoscritto:

Fate il vostro test e poi scrivetemi per farmi sapere com'è andata e se siete d'accordo con Buffett.

Io, per una volta, non sono d'accordo -ò-

Se non sapete da che parte cominciare e volete raggiungere i risultati che hanno raggiunto gli abbonati a FinanzaWorld dal 1999 ad oggi scrivete subito a:

lodovico.carla@finanzaworld.it (Citate questa rubrica, vi attende una sorpresa).

Un consiglio finale: se siete novizi di FinanzaWorld partecipate Gratis al Meeting della Finanza democratica on line col sottoscritto, cliccando subito qui.

Il mio libro della settimana (196)

L. Maugeri: Black Twilight

(Marsilio)

Leonardo Maugeri (Firenze, 1964-2017) è stato un manager di fama internazionale che ha ricoperto ruoli fondamentali nell’Eni e presso altri colossi nel mondo dell’energia.

Considerato uno dei massimi esperti mondiali di petrolio, ha scritto diversi libri, tra cui The Age of Oil, originariamente pubblicato negli Stati Uniti e poi in Italia (L’era del petrolio, Feltrinelli 2006). I suoi articoli sono usciti sulle più prestigiose testate internazionali, tra le quali Newsweek, Foreign Affairs, Science, Forbes, The Wall Street Journal, Il Sole 24 Ore.

Questo è il suo romanzo uscito postumo che racconta un mucchio di cose sul petrolio. E sulle guerre che per il suo controllo si sono combattute e ancora si combattono. A qualsiasi prezzo si venda il greggio.

Dove finisce la fantasia di Maugeri e dove comincia la sua lunghissima esperienza con il petrolio?

"Svezia, 1973. Mikael Modig, una spia del Kgb appena passata al servizio degli Stati Uniti, rivela a un agente della Cia di avere le prove di una cospirazione politico-economica di portata planetaria. Tre giorni dopo il suo cadavere viene ripescato da un peschereccio nel golfo di Stoccolma.

Connecticut, 2013. Thomas Bell, un anziano libraio antiquario, viene brutalmente assassinato poco dopo aver consegnato al nipote dei documenti che attesterebbero l’esistenza di un piano ordito da poteri forti che da decenni tramano nell’ombra, teso a provocare una crisi energetica influendo sugli equilibri geopolitici mondiali.

A indagare sul misterioso complotto sono da una parte il celebre giornalista Alex Adelman, esperto di politiche energetiche e rapporti internazionali, e dall’altra Neil Rogers, brillante e anticonformista agente dell’Fbi. Qualcuno però è fermamente determinato a impedire che la verità venga a galla, e non si fa scrupolo di uccidere per evitare che accada.

Tra sanguinosi omicidi e rocamboleschi inseguimenti, in un incalzante susseguirsi di rivelazioni e colpi di scena, verranno svelati tutti i retroscena di una cospirazione che vede coinvolti esponenti politici di primo piano, magnati dell’industria e della finanza, militari senza scrupoli e servizi segreti deviati, portando alla luce verità inaspettate e sconvolgenti."

L'articolo della settimana (196)

Per conoscere meglio Leonardo Maugeri ecco una delle ultime interviste (2016) prima della scomparsa. E' opera di Giuseppe Colombo per l'Huffington Post. E ci sono alcune visioni molto vicine alla profezia. Una cosa che accade spesso alle persone competenti.

Tipo questa:

"È una tempesta perfetta quella di un petrolio che, nonostante i prezzi così bassi, non riesce a far ripartire l’economia: attenti ai facili ottimismi su un’inversione.

Nel 2012, quando dissi che il prezzo sarebbe crollato, mi dissero che ero pazzo.

Oggi, come allora, la mia voce è un po’ fuori dal coro: penso che il peggio debba ancora venire. C’è ancora troppa produzione in eccesso nel mondo e nuova produzione sta arrivando per effetto di investimenti fatti 5-6 anni fa e che adesso si completano. Di fronte a questo eccesso produttivo la domanda cresce poco e non c’è possibilità di riassorbirlo. L’unica soluzione vera a questa situazione è che i grandi produttori si mettano d’accordo per tagliare la produzione".

L'invasione di Putin (forse) non è estranea a questi temi ...

La citazione finale (196)

"Lasciatemi dire una cosa che ho contro Mosè. Ci ha portato per quarant'anni in giro per il deserto per condurci all'unico posto nel Medio Oriente che non ha petrolio".

(Golda Meir, ex-primo ministro israeliano)

A rileggerci la prossima settimana!

Vostro

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Come diventare un investitore intelligente?

Per essere investitori "fai da te" intelligenti, bisogna prima di tutto mandare a mente questa idea decisiva: investire NON è una scommessa, un colpaccio, uno sprint. E' una Maratona. Warren Buffett ha trasformato 10.000 dollari, il suo capitale iniziale, in decine di miliardi di dollari. Ma non ci ha messo giorni o mesi. Ci ha messo qualche anno.

Per la precisione: una decina d'anni a diventare milionario (nel 1962 i milioni di dollari avevano ancora il loro fascino. Anche i milioni di euro ce l'hanno, dopotutto, no?).

E una quarantina d'anni a diventare miliardario, sempre in dollari, nel 1990.

Nel frattempo i suoi miliardi sono diventati molti di più.

L'Investitore intelligente "fai da te" è prima di tutto un Maratoneta.

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Ma che cos'è esattamente la Finanza Democratica?

I principi della Finanza Democratica sono pochi e davvero alla portata di tutti. Eccoli qua:

  • 1) Nessuno ha a cuore il nostro denaro più di noi;
  • 2) Imparare ad investire è semplice e non serve essere laureati in economia e scienze finanziarie. Basta essere correttamente informati da chi è strutturalmente Indipendente e non deve vendervi nessun tipo di prodotti finanziari. Basta saper fare addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni, divisioni, percentuali, e medie;
  • 3) Grazie ad Internet, è facile e costa molto poco investire da soli e senza intermediari. E' sufficiente aprire un conto bancario on line e le commissioni sono basse e alla portata di tutti gli investitori;
  • 4) Investite solo in quello che capite e conoscete.
  • 5) Non fidatevi di nessuno che vi proponga cose in contrasto con i punti 1, 2, 3 e 4. Basta partecipare a questo Meeting per approfondire.

Storia di Laura Rossi

Mi chiamo Laura Rossi, ho 45 anni e vorrei raccontarvi la mia storia. Secondo me può essere utile a tanta gente

Il mio lavoro somiglia a quello di molti italiani della mia generazione: piccola impresa ereditata dai genitori e dai nonni, non si stacca mai, fatica, tasse e qualche soddisfazione.

Negli ultimi anni meno.

Tre generazioni di lavoro e risparmio hanno creato un patrimonio.

Un patrimonio che somiglia a quello di tanti altri piccoli imprenditori e professionisti italiani, immagino: qualche immobile, tra cui la casa dove vivo, buoni del Tesoro e un po’ di altri titoli in portafoglio.

Fino a due anni fa soprattutto fondi di vario genere.

Un giorno mi sono imbattuta in questa tabella:

Per una volta era semplice da capire e la fonte era insospettabile (BlackRock/Morningstar):

Il peggior 'investimento' possibile, a lungo termine (1926/2020), è quello monetario (Bot/conti deposito etc): tolte le tasse e l'inflazione ci si rimette quasi l'1% all'anno (-0.8%). Seguono le obbligazioni (societarie e i titoli di Stato): sempre al netto di tasse ed inflazione si prende solo lo 0.6% netto, ogni anno in media. Poi arrivano le azioni: dal 1926 al 2020, una vera Maratona, hanno guadagnato il 4.4% medio all'anno, al netto di tasse ed inflazione.

La prima: un calcolatorino dell’interesse composto;

La seconda: un articolo di Francesco Carlà.

Usando il calcolatorino ho scoperto che:

Usando i Bot praticamente i soldi si dimezzano strada facendo (100.000 euro 'investiti' al 0.8% diventano dopo 94 anni 47.000);

Usando le obbligazioni i soldi crescono un po', ma molto lentamente (100.000 euro investiti allo 0.6% diventano dopo 94 anni 175.473);

Usando le azioni (nel senso di replicare un Indice azionario generalista per esempio con un Etf apposito) i soldi crescono molto (100.000 euro investiti al 4.4% diventano dopo 94 anni 5.725.941)

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Domande e risposte

Chiariamo qualche dubbio

  • Che cos'è FinanzaWorld?

    FinanzaWorld è anzitutto libera e Indipendente, priva (strutturalmente) di qualsiasi conflitto d’interesse.

    Su FinanzaWorld Francesco Carlà ed il suo staff pubblicano ogni giorno informazioni, commenti, analisi sul mondo dell’economia, dei Mercati e dell'Educazione finanziaria.

  • Francesco Carlà, già docente all'Università la Sapienza di Roma e all'Università IULM di Milano, da oltre 35 anni si occupa di Comunicazione, Informazione ed Educazione finanziaria.

    Segue la finanza innovativa (e il Fintech) dal 1995. E' autore di articoli, libri e di programmi radio-televisivi.

    Tra le sue pubblicazioni ricordiamo i bestsellers "Trading online. La guida" (2000), "Simulmondo. Vivere Internet" (2001), "Trading online. Seconda Edizione" (2003), Italia-Google (2006) e Finanza Democratica (2009). Per tre anni ogni settimana è stato protagonista su RaiNews24, RAI3 di "Netstocks", il primo magazine tv dedicato all'economia e alla finanza innovative, consulente di molte trasmissioni TV e Radio in RAI e su altri canali (Costanzo show, Invasioni Barbariche, Sky TG 24, Radio Vaticana, Radio Radicale, Radio Capital etc), per quattro anni ha condotto il forum di Borsa sul sito del Corriere della Sera, editorialista di Vanity Fair (Soldi & Felicità) e della Gazzetta dello Sport (Il Risparmiatore). E' il fondatore di FinanzaWorld dal 1999.